Perché al lavoro non vedono il mio potenziale?

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Bisogna ammetterlo: oggigiorno trovare un lavoro che piace e per cui si è studiato tanto è davvero cosa rara e preziosa! Sono davvero in pochi che hanno questa fortuna e che si sentono soddisfatti di quello che fanno o di quanto guadagnano. Purtroppo molti vivono una realtà lavorativa molto diversa: ci sono persone che non trovano il lavoro che desiderano, oppure non hanno trovato un ambiente di lavoro accogliente che permette loro di lavorare serenamente, oppure fanno quello che gli piace ma la retribuzione economica non è sufficiente per il sostentamento. Questo può essere causa di grandi difficoltà e stress.

Potremmo avere difficoltà a trovare altro per la scarsa offerta di lavoro nel mercato attuale, potremmo decidere di rimanere, pagando lo scotto di una grande fatica. A volte non si sa bene come fare a rimettersi in gioco o si potrebbe non avere i consigli giusti e la spinta giusta. Potremmo avere un potenziale di cui non siamo consapevoli o che conosciamo e non sappiamo come farlo notare in un luogo di lavoro: in questo caso qualche seduta di consulenza potrebbe fare la differenza.

Purtroppo però si possono arrivare a vivere momenti di intensa sofferenza al lavoro: un ambiente non accogliente, molto competitivo, tanto prestazionale o addirittura ostile, possono col tempo logorarci. Ci si può trovare in situazioni che si configurano come vero e proprio mobbing: una forma di abuso fatta da un insieme di comportamenti aggressivi di natura fisica e/o verbale, esercitati da una persona o da un gruppo di persone nei confronti del lavoratore. Tale abuso spesso ha lo scopo di perseguitare la persona per emarginarla e, attraverso la lesione della sua dignità umana e professionale, spingerla a presentare le dimissioni.  Non sempre le singole azioni sono illegali, ma perseguono l’obiettivo dell’eliminazione dei mezzi e dei rapporti interpersonali che sono necessari per svolgere una normale attività lavorativa. In questo caso chiedere aiuto è importante e ne va della propria salute. Le situazioni possono essere davvero molto variegate e soprattutto ognuno di noi ha un modo del tutto personale di reagire a questo tipo di abuso, per cui non ci sono ricette generali che si possono insegnare, va proprio data attenzione empatica alle conseguenze di tanto stress. Esaminare insieme ad una persona competente cosa sta succedendo all’interno dell’ambiente di lavoro (come se ci si osservasse da una finestra) e confrontarsi rispetto ai vissuti di frustrazione, di profonda ingiustizia che si stanno vivendo è fondamentale per mantenere un equilibrio psichico, per andare avanti fino a che non si trovi altro o per resistere nel caso fosse impossibile andarsene.

E’ importante dedicare qualche parola per coloro che fanno un lavoro che amano, in genere di tipo sanitario o sociale o anche di grande responsabilità, ma che col tempo arrivano al burn out, cioè che raggiungono un tale logorio psicofisico ed emotivo, che arrivano a vissuti di demotivazione, di delusione e disinteresse, con concrete conseguenze nella realtà lavorativa, personale e sociale. E’ chiaro che un tale stato di sofferenza necessita di un aiuto esterno per avere sollievo e per riuscire a prendere consapevolezza di cosa sta succedendo al lavoro e cosa sta succedendo dentro la persona.