Nessuno mi vuole bene!

  • Tempo di lettura:3 minuti di lettura
  • Autore dell'articolo:

A qualsiasi età è importante sentirsi amati, è semplicemente fisiologico. Durante la crescita è fondamentale sentirsi amati e accuditi dalle proprie figure di riferimento per una crescita serena, per sentirci sicuri quando arriveremo ad esplorare il mondo in autonomia. E’ fondamentale durante l’adolescenza per prendere sicurezza e avvicinarsi al gruppo dei pari, capire i propri gusti e cominciare a separarsi dalla famiglia. E’ importante da giovani adulti per un senso di autoefficacia, per pianificare e iniziare a costruire quello che si vuole fare  nella vita. Da adulti per raggiungere gli obiettivi posti e ricevere arricchimenti emotivi nel proprio nucleo familiare. E quanto è importante da anziani! Per continuare ad essere un esempio di forza e conoscenza per i figli e i nipoti, oppure per arricchirli con le nostre esperienze. 

In un mondo perfetto i legami affettivi costanti ed appaganti ci permettono di vivere con una sensazione di ricchezza d’animo inestimabile… sì, in un mondo perfetto! Nella realtà sappiamo benissimo quanto l’interazione con l’altro sia faticosa, sempre! Per idee diverse, caratteri diversi, per comportamenti diversi, per famiglie di origine molto diverse. Le relazioni sociali, sia amicali che amorose, sono fatte di continui compromessi, di un continuo costruire ponti e può succedere che noi siamo incapaci di tenere questi ponti in piedi: a volte con la famiglia di origine, a volte con gli amici, a volte con il proprio coniuge o con i genitori o con i figli; alcuni di noi proprio non riescono a sentirsi amati e capiti.

Che in adolescenza ci sia una certa separazione emotiva dai genitori, in alcune fasi, è fisiologico, è fondamentale che il giovane si senta amato, ma allo stesso tempo deve sentirsi libero di sperimentare nuove relazioni sociali al di fuori del proprio nucleo. Ma spesso si può arrivare a degli intensi stati di sofferenza perché non si sente di ricevere affetto da nessuno. Né dalla propria famiglia, né dai propri amici. Anche da adulti possiamo portarci dietro questo disagio e non riusciamo a trovare un compagno o una compagna, oppure non riusciamo ad avere una sana vita sociale, spesso salvifica in un mondo fatto di richieste “prestazionali” costanti, lo svagarsi con gli amici diventa davvero un mezzo per prendere le distanze dallo stress.

Se vi sentite così: isolati e soli, anche se circondati da molte persone; se sentite di meritare affetto, attenzione e amore, ma proprio non trovate nessuno che meriti la vostra attenzione o non trovate nessuno che sente che voi la meritiate, è proprio arrivato il momento di chiedere aiuto! Si possono passare brevi periodi in cui si sente la necessità di stare un po’ per proprio conto per elaborare qualche evento, ma non permettete che uno stato di solitudine vada avanti, mettetevi alla prova in un percorso di conoscenza di voi stessi per prendere delle consapevolezze: queste ci portano ad una maggiore coscienza nel proprio modo di muoversi, riescono a farci vedere delle nostre modalità di rapportarci al mondo e agli altri e ci danno la possibilità di scegliere un modo diverso di muoverci. Se questo ci fa migliorare la percezione di noi e degli altri in modo positivo, di sicuro ne vale pena, nonostante il tempo e la fatica!